Posso dire di essere uno dei suoi più rari amici, anche perché l’amicizia, con uno come lui, è una faccenda impegnativa.
Non è facile parlare di un personaggio così ingombrante, a volte travolgente, ombroso, generoso con tutti oltre ogni immaginazione, e altre volte, direi spesso, esigente e selettivo.
Ugo Andreis nasce a Rivoltella sul Garda nell’immediato dopoguerra il 7 ottobre 1946, vive la sua gioventù tra il paese, il lago, il porto, una vita di amori e sogni irrealizzabili, ricercando la compagnia di gente vera che difficilmente mentiva perché non aveva tempo di pensare alla costruzione di bugie.
Imprevedibile, mai uguale e questo è un suo difetto, ma è ferrea la sua coerenza nell’affidarti l’amicizia, la fiducia, il suo amore se osservi le poche semplici regole: “Non mentire, mi dice spesso, sii sempre implacabilmente sincero, dimmi sempre la verità per spietata e dolorosa che sia”.
Fu un insegnante di Lettere alla Scuola Media: il professore Melis a incoraggiarlo a scrivere e… da allora ha continuato sanguigno e passionale, non ha mai voluto pubblicare un suo scritto.
Questo è Ugo Andreis io non so dire altro, solo è così difficile essere suo amico, ma non c’é niente di più stimolante.
Giorgio (uno dei suoi pochi amici).